giovedì 31 gennaio 2013

Teenage hell




Ok. Tutto torna e pare che ora sia il turno degli anni '90.
Quel decennio per me coincide con l'adolescenza.
Anni di ribellione interiore, perchè si sa Ogniadolescenzacoincideconlaguerra, rivolta tuttora non estintasi.
Ho avuto la fase Take That, poi ho compiuto 12 anni e Kurt Cobain mi ha salvato la vita.
Il mio corpo si è formato sotto una t-shirt con la sua immagine ed una camicia a scacchi in flanella verde.
Tutto il grunge è la spina dorsale che continua a mantenermi eretta.
Ho indossato un pò di tutto.
Adoravo il mio bomber arancione, le All Stars macilente, la salopette in jeans alla SupermarioBros, i varsity jackets, le camicie alla coreana, i pantaloni baggy, da cui spuntavano sempre slip Calvin Klein.
Forse ero un disastro visivo, forse ero un disastro su tutta la linea, ma ero avanti, più sveglia, più interessata, più consapevole.
E poi c'erano i riferimenti, le persone, che non volendo mi hanno formata con amore: River Phoenix, P.J. Harvey, Nick Cave, Winona Ryder, Kurt & Courtney, California Skate, My own private Idaho, Manuel Agnelli, Johnny & Kate, il trip hop, i Blur, Grace, Liv Tyler, Vincent Gallo qualche secondo in Basquiat ed è amore eterno, Reality Bites e potrei continuare per ore.
E' passato molto tempo.
Per me è come se fosse ieri.






















mercoledì 30 gennaio 2013

Best fashionista: Renata Molho



Scott Schuman la adora e la immortala per the Sartorialist in ogni occasione.
Renata Molho è però molto più di una bella donna, vestita con gusto e stile.
E' una giornalista.
Uno spirito forte ed indipendente che con professionalità svolge una professione da troppi improvvisata.
La sua carriera inizia nel 1982 a Verve dove provvedeva a casting, produzione e styling.
Lavora molto tempo per il Sole 24 ore, Vogue, L'Uomo Vogue, realizza l'unica biografia su Armani.
Scrive, con una penna forte.
Lascia il segno.
Una donna da avere come esempio, non solo di stile.

Potete leggere una sua intervista qui: http://www.vice.com/it/read/milano-da-bere-a4n4








lunedì 28 gennaio 2013

Batson




Batson è una label australiana che per la sua collezione aw 2013 ha scelto di ispirarsi alla Divina Commedia di Dante.
Questo è il lookbook del Canto #1: colori tenui, mollto bianco, top asimmetrici ed abiti a campana.








domenica 27 gennaio 2013

About me: January







Gennaio.
Di nuovo.
Forse dovrei scrivere un post sui saldi, su cosa comprare o su cosa ho già acquistato, ma non lo farò.
Quello che farò, con ritardo, è offrire una sbirciata sui libri che una certa slitta ha lasciato tra le mie braccia.
Libri su donne iconiche, di stile, fascino ed influenza.
Donne che hanno lasciato un segno.
La it girl degli ultimi 20 anni è sicuramente Kate Moss, poco da dire, la perfezione dell'imperfezione.
Passiamo a una delle mie preferite: Audrey.
Il cognome è inutile.
La signora della grazia, del buon gusto, sempre velato da malinconia, irriverenza e un certo essere buffe che che fa tenerezza.
Guardarla a me dona pace, regala un attimo di quiete dalle mia paturnie, perchè Tiffany è troppo lontano da dove mi trovo.
Edith Head, la terza delle nostre eroine, è una donna bruttina e caparbia che ha fatto la storia del costume a Hollywood.
E' lei che ha vestito tutte le più grandi stars.
Fate un nome a caso tra le stelle degli anni d'oro hollywoodiani e lei ci ha lavorato.
Mica male,no?

venerdì 25 gennaio 2013

Ryan Mercer


Ryan Mercer è un designer canadese da poco doplomatosi al Royal College of Art di Londra e questa è la collezione che ha realizzato come progetto di laurea.
E' promettente, scultorea, con il focus concentrato sulla parte superiore del corpo, cuciture a vista e effetto patchwork. I colori, grafici, sono mixati in modo da contrastare, ma mostrano una insolita armonia.
La pelle è il tessuto predominante, ma la figura non ne risente in rigidità, anzi.
I capi sono strutturati, ma non costringono.
Mercer è un talento da tenere sott'occhio.